LE AUDIO INTERVISTE: CARMELO ANTHONY
Da Kobe e i margini di miglioramento di Team Usa, alla rissa dello scorso anno al Madison Square Garden. Da questa Denver arrivata al bivio vincere o non vincere, a tutta una serie di considerazioni personali che fanno di Carmelo Anthony una persona assolutamente normale.
Preso poco prima della partita poi persa contro New York, l'asso di Denver prova a raccontarti davanti ad una quindicina di giornalisti pronti a sapere vita morte e miracoli. Il suo pensiero? Denver deve migliorare, ha tutte le carte in regola per farlo e forse, quello che conta in questo momento e' un maggior atteggiamento da leader da parte delle persone che hanno le maggiori responsabilita'. Poi, se la domanda e' chi emerge tra lui e Allen Iverson, beh Melo non ha dubbi: siamo sulla stessa barca e personalmente, non so da dove escono tutte queste storie in cui io e lui siamo due giocatori che non possiamo giocare assieme. Se questo e' il concetto, cosa dovrebbe fare i New York Yankees, squadra foderata di fuori classe e spesso costretta a dei turn-over al limite dello scondalo. Quanto ai ricordi di quella famosa rissa, Melo ne parla con molta serenita, visto che per lui sono cose che fanno parte del gioco, ma e' chiaro che l'unica cosa che lui intende fare una cosa sola in caso di altri tafferugli in campo. Quale? Portare il suo "ass" il piu' lontanto possibile.
"Siamo arrivati ad un punto chiave della stagione - spiega Melo - chiave nel senso che dopo l'anno scorso dobbiamo dimostrare a noi stessi, di essere una squadra in grado di conquistare il titolo. Lo dico pensando a noi giocatori, al team e alla franchigia in se stessa. Dobbiamo migliorare, abbiamo molto cose da migliorare, quindi si fa prima a mettersi al lavoro".
Poi, non appena gli chiedono cosa Kobe e l'esperienza con Team Usa gli abbia lasciato, Melo non ha dubbi: "E' stato importante lavorare anche con lui ma non penso che eravamo poi cosi' distanti due estati fa quando le cose sono andate in una certa maniera. Ritornando a Denver, non penso che io e Allen Iverson siamo due giocatori cosi' diversi. Certo, molti spendono parole a riguardo ma non sono d'accordo: tra noi due non ci sono problemi. Chiaro, ci sono molte squadre competitive a West, nel senso che le cose non sono cambiate rispetto allo scorso anno, ma io Allen siamo due giocatori diversi con delle caratteristiche molto simili se pensiamo all'impatto che possiamo avere sulla squadra. La rissa dello scorso anno? Fa parte del gioco, sono cose che capitano anche se non dovrebbero capitare, ma allo stesso tempo, continuo a ripetere sempre la stessa cosa: so che la gente mi fischiera', ma il Madison e' la mecca del basket e per me e' un onore poter giocare qui. Kenyon Martin? E' un giocatore d'esperienza, uno che non puo' che farci comodo ed e' un onore poter giocare con lui. Un giocatore con quelle caratteristiche fa comodo a chiunque".
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Wednesday, November 7, 2007
Piacere Carmelo Anthony
Posted by
Profumo di vaniglia
at
9:36 PM
Labels: Ascolta Carmelo Anthony
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