Saturday, January 12, 2008

Lo zainetto rosa di Moon e le lune di Toronto

Le prime voci di corridoio dicono che Isiah ha i giorni contati. Dolan, forse stufo del ennesimo siparietto metropolitano, pare sia arrivato al fatidico bivio: dentro o fuori. Peccato solo che ci abbia impiegato qualcosa come un anno, forse undici mesi da quando in tempi non sospetti, confermo' ad Isiah il rinnovo del contratto.
Aspettando le ultimissime dal Madison che domani propone Detroit, ecco il capitolo Raptors.
Con Boston nel New Jersey e' stata una dura prova dedicarsi solo e comunque a questo signore che di nome fa Andrea Bargnani. Insomma, lo spettacolo, per una sera, era tutto da un'altra parte. Ad ogni modo, le rotazioni non sempre costanti di Sam Mitchell, unite chiaramente ai problemi di falli del romano, hanno finito per togliere le castagne dal fuoco e cosi', anche il ritorno di Andrea Bargnani al Madison e' finito per volare via senza troppe considerazioni del caso.
Ma e' anche vero che vedi Toronto e pensi ad altro. Pensi ad un ragazzo che di nome fa Jamario Moon, al suo zainetto rosa portafortuna e alla solita banda "europea" che passa da quelle parti. Certo, l'assenza di TJ Ford sembra concendere a Calderon - un playmaker che non sto a commentare perche' non ne ha assolutamente bisogno - qualche forzatura di troppo, di fatto, fa tutto parte del gioco. Non a caso i cacciatori di scoop al termine della partita parlavano di possibile trade e possibili scambi per cercare di portare a Toronto un regista che aiuti lo spagnolo in attesa di capire il rebus Ford.
Un quesito come un'altro. Una domanda con o senza risposta come quella che vede Kapono seduto in panchina per la maggior parte del tempo. Questione di scelte. Questione di un mese di gennaio in cui i grandi team si scaldano e i "piccoli" team lottano ancora contro se stessi. O meglio, contro i loro assistenti, parlare sempre di allenatori non mi va.
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7 comments:

Tafo said...

I rimbalzi certo, ma quest'anno il problema dei falli sta assumendo dimensioni preoccupanti. Certo, difendere contro Randolph e/o Curry non deve essere una bella esperienza...
Forza Andrea, forza Mitja!

Profumo di vaniglia said...

Due falli, almeno al via ci stavano tutti. Due sarebbero discutibili ma lui stesso alla fine ha ammesso di non aver giocato al top. Ogni volta che lo vedo giocare penso alla diverse opportunita' tattiche che lui e' in grado di offrire. Poi penso a super Sam e mi rendo conto che deve essere facile allenare una squadra con tutte queste opzioni.
A proposito, grazie del forza...pero' Bargnani e' cosi'. Quando sei pronto a dirgli come o cosa, lui ti sorprende e tu rimani senza parole.

Anonymous said...

Credo che fare domande ad Andrea sia la cosa più difficile per un giornalista. Bravo mitja, ma il Mago è di certo una delle persone meno disponibili ad esternare realmente quelli che sono i suoi pensieri...Dice di dover migliorare sui rimbalzi ormai da 2 anni....

Profumo di vaniglia said...

Alla verita' non si scappa. Proprio ieri pensavo al mio tono di voce quando parlo con Andrea e quando magari lasci che Belinelli dica la sua. Ma non c'e' molto da dire. Personalmente non posso che ringraziarti per le belle parole.
Se hai o avete domande da proporre a chi passa da NY o NJ, beh non pensateci su due volte.
Quanto ai rimbalzi, lui ha un potenziale incredibile, ma forse e' ancora acerbo e come ogni pomo deve maturare con il tempo.

Anonymous said...

d'accordo...li ha un potenziale incredibile e forse maturerà ma io non ci credo, io credo he gli manchi quello che in romagna si dice "sbuzzo" o che anni fa, tanti anni fa jannacci avrebbe intitolato "ci vuole orecchio" e l'orecchio è quella molla che ti fa scattare al momento giusto nel posto giusto, bargnani da sempre statistiche alla mano non è mai stato rimbalzista, oddio contro di me a rimbalzo se lo dovrebbe cavare bene ma è innegabile che abbiamo ruoli diversi, in piu da quest'anno c'è anche la storia dei falli, sempre con un attimo di ritardo o sempre con un attimo di anticipo, mah?? speriamo sia tutta colpa degli europei..ero ad alicante e mi sento in colpa!!

Anonymous said...

Concordo con cardofab, ma secondo me è una questione caratteriale: Bargnani è un viziatello timido senza coglioni e questo traspare sia in campo che quando lascia interviste. Il potenziale non si discute, la testa si.

Mitja comunque sei un grande, il tuo blog è grandioso.

A presto.

Profumo di vaniglia said...

Vi ringrazio per le belle parole di stima, quelle per davvero sono quelle che ti motivano ad andare avanti e credere nelle scelte giuste. E non sto scherzando.
Quanto al resto, penso che non ci voglia molto a capire il reale senso della cosa, ma e' anche vero che aspettando Belinelli, lui rimane a tutti gli effetti la nostra punta di diamante. Quello che mi fa impazzire e la facilita' con la quale fa canestro, sopratutto da tre punti, poi sarebbe discutibile per questo o per quello, per l'Europeo o per quel pizzico di grinta in piu' che aiuta a farsi volere bene, ma di fatto questo e' Andrea Bargnani, prendere o lasciare. O forse, non si puo' che sperare che migliori ancora, sotto tutti i punti di vista. In fin dei conti ha 22 anni e qualche mese e l'America e la distanza da casa a volte non aiutano a sorridere come potrebbe sembrare. O forse sono sempre io solito melodico ottimista.

 

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