I Cavaliers? Li vedo bene dove sono arrivati lo scorso anno

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Da amico di Lebron James, al papa' che lo voleva con la maglia della nazionale del Montenegro. Ritornato in campo con Cleveland dopo una lunga trattiva durata parecchi mesi, Sahsa Pavlovic racconta la sua Nba. "Per me e' come se giocassi il precampionato - attacca con tono fin troppo serio - ho iniziato tardi e sto cominciando ad andare. Penso che quest anno abbiamo le stesse opportunita' di arrivare la' dove siamo arrivati lo scorso anno, anche se tra il dire e il fare e' il caso che la squadra cominci a giocare secondo certi criteri. La mia finale Nba? Una sensazione increbibile, qualcosa di unico che sogni sin da quando sei bambino e poi un giorno finalmente capita".
Il ragazzo prende giri, capisce che forse, dietro a quattro domande messe in croce c'e' anche la curiosita' di capire qualcosa su un personaggio sicuramente unico. "Si' con Lebron abbiamo un buon rapporto - ha spiegato quando gli si chiede di quella famosa scommessa che fecero lo scorso anno durante gara cinque dei play-off contro i Nets. "Siamo amici, giochiamo assieme da quattro anni e' sicuramente c'e' un bel rapporto. Lui penso sia un personaggio unico, non solo un grandissimo giocatore. Pavlovic e la nazionale serba? Non ne parlo, non adesso perche' penso che non abbia alcun senso. Mio padre e quella montenegrina? Non e' vero, non ha mai detto che preferiva questa o quella. Poi penso che per noi come Serbia, sia solo il caso di aspettare. Quella in Spagna non era la nostra nazionale, o meglio, mancavano un sacco di giocatori e poi, se pensiamo alle nuove leve, beh non siamo poi cosi' tanto messi male".
Un pronti, attenti via che parla chiaro: "Quando aspettavo che la situazione con Cleveland si sbloccasse - conclude - non ho mai pensato di ritornare in Europa. Io sto bene qua e non voglio ritornare, almeno per adesso, da dove sono arrivato".
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