Wednesday, May 28, 2008

Danilo Gallinari: New York aspetta il suo Kukoc


E' tutta colpa di Mike D'Antoni. Del suo basket simpatia, della sua voglia di cambiamento e un italiano cosi' fluente che ha messo tutti d'accordo. Dal momento che i Knicks devono pescare con il numero sei, tanto vale farlo bene e tanto vale andare da Danilo Gallinari. Almeno questo e' il parere della stampa della Grande Mela, una pressione mediatica che da qualche giorno continua a non parlare d'altro. Come dire, se Mike D'Antoni gli ha gia' conquistati con questo italiano fin troppo fluente e abile da ordinare antipasto e contorno nei ristoranti della New York tricolore, allora tanto vale fidarsi e scegliere il primo europeo di un Draft strano. Meno bello di quello dello scorso anno, piu' spettacolare di quello che ha portato Andrea Bargnani nel Nuovo Mondo con l'appellativo di prima scelta. Guarda a caso un biglietto da visita che lascia il tempo che trova. Almeno se pensiamo alle idee di coach Mitchell e alle continue voci di trattative per un passaggio ai New Jersey Nets.
Sara' vero? Intanto, visto che anche i dei del basket hanno la loro parte, ci ha pensato Micheal Jordan a dare credito al neo coach dei Knicks. Dalla sua Charlotte, coccolandosi Larry Brown MJ ha apertamente dichiarato di amare le linea D'Antoni e un rinnovamente fin troppo palpabile nei corridoi del Madison Square Garden.
Il resto, con Detroit che si autoannulla come sempre quando arriva in finale parla niente meno che delle solite piste: i Knicks hanno bisogno di un giocatore che tecnicamente e tatticamente e' uguale a Danilo. Gallinari, che di nome va Vittorio, era compagno di squadra di Mike D'Antoni e New York, primo porto per tutti i visitatori provenienti dal Vecchio Continente, ha un bisogno matto di giocatori "anti ghetto" tanto inutili per Isiah Thomas ma tremendamente abili a riempire il palazzo nei momenti morti del campionato. A Natale come a Pasqua, piuttosto che al via o alla fine.
Poi il resto della storia parla di un'America che vede nel figliol prodigo milanese il nuovo Toni Kukoc. Un modo come un altro per mettere fine ai dubbi del giorno prima, quelli che dicono ma perche' un europeo o tanto meglio, un italiano, dovrebbe essere meglio di un talento universitario americano. Ma forse, ancora una volta, ha ragione Mike. Lui se la ride sotto i baffi mentre New York comincia ad imparare e aspettare chi e' Danilo Gallinari.

2 comments:

Marco said...

Grande D'Antoni! Stupendo giocatore e adesso ottimo allenatore! Un uomo decisamente di successo!
ciao

Marco

Mas said...

da tifoso di Milano un po' me ne dispiace (visto la squadraccia che ci ritroveremo senza il Gallo) ma da tifoso di Gallinari, di D'antoni e quant'altro, ne sarei proprio contento..
Adoravo Kukoc, adorerĂ² Gallinari in maglia Knicks..
che sogno. entrare al Madison e vederlo giocare..

 

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